Il cuore di Nerone!

Prima di raccontare la sua leggenda, sarà utile spiegare cosa sono i sanpietrini”.

Ancora oggi in uso, sono dei blocchetti di pietra vulcanica dura, di colore grigio con una forma quadrata che messi uno accanto all’altro, formano la pavimentazione di molte strade e piazze del centro storico di Roma. Viene chiamato “selcio” ma in dialetto romano diventa “sercio”.

Già nel Seicento, venivano usati per far scivolare le carrozze che si recavano a far visita a Papa Sisto V in Vaticano, per questo motivo li troviamo anche nella famosa Piazza San Pietro, da qui il nome, diventando poi con il passare degli anni, un simbolo della città insieme al Colosseo.

Sicuramente, possiamo dire, che non tutti i romani li amano: le donne con i tacchi alti, molto spesso rimangono impigliate tra l’uno e l’altro; per gli automobilisti sono una “croce” per via delle vibrazioni.

Ma la città Eterna sarebbe uguale senza i suoi “serci?

Torniamo ora, però, alla storia che vogliamo raccontarvi e cioè “Il cuore di Nerone”. Molte sono le leggende che si narrano intorno a questo misterioso sanpietrino: una racconta che fu Michelangelo a scolpirla in ricordo di un amore sfortunato, un’altra narra che fu scolpito da una donna in memoria del marito condannato a morte ingiustamente, c’è anche chi invece lo attribuisce a Gian Lorenzo Bernini che lo lasciò come simbolo per un amore mai trovato.

Alcuni propendono, invece, che sia la pietra di porfido rosso di un antico sarcofago romano, che in quei tempi era considerato di gran pregio, usata per impreziosire l’emiciclo dell’Obelisco in Piazza San Pietro.

A questo punto, però, con un cuore inciso sopra?

Come trovarlo? Di certo non vogliamo togliervi il piacere di cercarlo….. però possiamo darvi alcuni indizi…..

La Rosa dei Venti…… fontanella….lastra del vento di Libeccio…….aguzzate la vista!!!!!!

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